chiuditi dentro(,)questa notte.

venerdì 26 febbraio 2010

del mio vivere: che è costante rimozione di eventuali ricordi.

al ritorno a casa, nell'R6, un ragazzo m'ha scambiata per un ragazzo.
e poi è successa una cosa strana e no, il caso non esiste.
mi sono allontanata dai truzzi/vaffanculobruttistronzi/sonolesbicavabene?! e mi sò messa avanti.
il lato dei vecchi.
così mi mimetizzo.
oh!, quanto cazzo pesava la cartella!
e nello stesso momento, proprio in quell'istante, la ragazza che stava seduta lì, vicino a me, dove io avevo scelto di stare, viene presa da non so cosa prende un taccuino, una penna e ci scrive sopra: ST JUDE.
ricalca, cerchia, ritrae.
poi mette pausa sull'i-pod e chiude il taccuino.
mette play, e riapre e fa così tutto il tempo.
poi con una freccia collega ST JUDE a "Claudia".
e poi scrive altre cose, scarabocchi, bò, non ci capisco niente.
ma proprio bò.


oggi la professoressa ha parlato di Tolstoj e ha chiesto a me chiarimenti.di Dostoevskij e indicava me.

ma non ho scritto alcun racconto per quel premio.
il titolo diceva di più di quel che c'è scritto. si riferisce a ieri sera, e a quel "'till' I find somebody new", che mi spezza il cuore. 
è perché sò stanca. ho un sacco di idee in mente, forse questa è la settimana buona.

lunedì 22 febbraio 2010

che schifo la federico II.

ho in odio tutte le mie cose.
La mia stanza, la coperta ai piedi del letto, le mie babbucce, il mio cuscino, le pareti verde acqua, la scrivania con la munnezza sopra, i millelibri ancora da leggere sul comodino, le foto di me bambina, il calendario, il planisfero, il dipinto che feci all'asino (DARK), il mio cellulare, il mio evidenziatore, la foto di marco mengoni, baudelaire.
E la bottiglina d'acqua, il pc, la corda per saltare, il finto girasole di marzo, i cd con film che a questo punto non vedrò mai.
Il mio blog, odio.
talmente stufa e inviperita da odiare persino il mio gatto.
che non è una cosa, ma è MIO.
però una cosa mi piace fare, sempre piaciuto: gli elenchi.



A grandi linee, si innescano tre tipi di reazioni. Innanzitutto, i vasi sanguigni vicini al luogo della ferita si dilatano e divengono più permeabili. Determinate cellule e proteine, possono così lasciare i vasi sanguigni e spostarsi poi verso la ferita, dove uccidono i batteri. Infine, viene rilasciata una serie di sostanze che costituiscono una sorta di barriera, in modo da limitare l'estensione dell'infezione.



Ecco perché non si muore mai.

domenica 21 febbraio 2010

guardare ogni giorno se piove o c'è il sole.


mi tremano le gambe.
terrore panico ieri notte.
mi dispiace non avere il coraggio di far nulla; nulla IN TUTTI I LAGHI/LATI (cit.)
lettore mp3 appalla, ché ho bisogno di piangere ma piangere forte con le emozioni nelle orecchie.
una menoma variazione e scoppio in lacrime.
sapessi che tenevo scritto su 'sto blog, due settimane fa, che non ho mai pubblicato.
epperfortuna.perdonami se non ho il coraggio di finire una storia che dura da un anno; se non ho il coraggio di continuare a stare con te; se non ho il coraggio di muovere un passo senza di te.Pazienza [, andrea, piacere].
domani pioverà.
interpretala come ti pare.


Plus significas quam loqueris (per sapere se domani si vive o si muore): profondamente, sul mio polso sinistro.


io e te: un anno fa.

sabato 6 febbraio 2010

sulle costole.


Solo l'individuo etico s'inserisce nella comunità umana, mentre l'esteta non sa stabilire solidi legami con la società per dare una qualche consistenza alla propria esistenza.


Sta sprofondando.
Scomparirà.
A bien tot.

Plus significas quam loqueris: sul mio polso sinistro. 

giovedì 4 febbraio 2010

e in caso non dovessimo rivederci...

buon pomeriggio, buona sera e buona notte!


era da una vita che non vedevo 'sto film.
Jim Carrey, poi, mi ricorda irrimediabilmente MariaChiara.
che mi manca.
2 secondi della sua voce attraverso il citofono, un clàvuoisalire?peppestascendendo e poi il MALE. il nulla, il silenzio, come lo chiamate? che giornata da grande. da adulta che esce di casa alle sette del mattino e ci torna 12 ore dopo ed è stanca e le fanno male i piedi e non ha voglia di mangiare, ché ancora non sono sazia di chiacchiere, ho ancora voglia di parlare, parlare della mia giornatadagrande.

sentirmi stimolata.

e invece il silenzio, ché a te fa male la testa, parliamo un pò di moregun e delle cazzate che dice, dell'incidente che ha fatto l'amicadinonsochì, della casa disordinata, che ti sei scocciata di vivere, te lo leggo negli occhi, in ogni minimo gesto che fai.
va bene. va bene.
starò zitta, ricomincerò col periodo del
buongiornosonotornataacasa.
adessodormocinqueanniepoicercadisvegliarmitramezzorachéholostressdastudiare.tivabeneseprendo50goccedimetamizolo?
oppure:
buongiornotiaiutoasparecchiare.
vadoamorireduesecondinelcessopoivienimiachiamarequandotiserveaiuto.
tantosonoquiperte.

sono ancora qui 

solo per te.


Plus significas quam loqueris:. sulla mia mano sinistra.

lunedì 1 febbraio 2010

pausanimalcollective.

come sempre.
pause eterne da lavori infiniti.
vita infinita/sospesa.

vorrei sospenderla, MO C VO' (cit. Teresa) per almeno una settimana. qualche giorno, forse addirittura un mese. non sarebbe male.  

Post quae eodem ictu brachia ferro exsolvunt. Seneca, quoniam senile corpus et parco victu tenuatum lenta effugia sanguini praebebat, crurum quoque et poplitum venas abrumpi.  




sto tremando di gelosia al pensiero di perderti.
gelosa di quel futuro di cui io non farò parte.
vivo di quell'insaziabile ricordo di quella sera di novembre, tra le tue braccia, nel mio ventre.

ma non so dire no.
non so scegliere.
riesco solo a farmi trasportare senza ragione per non tornare a galla.