chiuditi dentro(,)questa notte.

domenica 31 gennaio 2010

Non credo nelle coincidenze.

"Dear Leonard.

To look life in the face, always, to look life in the face and to know it for what it is. At last to know it, to love it for what it is, and then, to put it away. Leonard, always the years between us, always the years. Always the love. Always the hours."


Il mio gatto sembra un poeta, forse avrei dovuto chiamarlo Arturo. Come Arthur R.
Sta seduto sulla scrivania, accanto a me, e sta lì immobile ad osservare il sole scendere sempre più giù, verso la terra, lo osserva eclissarsi. Ogni tanto mi fa un saluto, fa tremare la lingua come i piccioni, poi si siede sulle mie ginocchia e col musetto mi tocca il mento, ad occhi chiusi.
Mentre io osservo il sole eclissarsi.

Ma la negazione, che è sacrificio di sé, non giunge al suicidio. Chi si uccide, infatti, non nega in sé la volontà di vivere, ma afferma solo, con il suo atto, la sua insoddisfazione per le condizioni in cui è stato costretto a vivere. E' la volontà, inoltre, a beffarsi di colui che si suicida, presenziando a quella decisione estrema, a quell'atto violento con cui ci si toglie la vita, ma che è, pur sempre, un atto di volontà.

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